Nativi digitali crescono

momtalk2013Sabato 25 maggio si è tenuto a Milano il Mammacheblog Social Family Day 2013, un evento organizzato da FattoreMamma in cui sono stati trattati temi legati alle sfide per le mamme di oggi, alla famiglia, ai blog, ai nostri bambini che crescono in un mondo sempre più digitale. Ho assistito al MomTalk intitolato “iFamily – La famiglia digitale cresce” in cui si è affrontato il tema delle possibilità offerte dalla tecnologia per bambini e ragazzi. Apprendimento, bambini, famiglia sono i miei temi e non potevo mancare. E’ stata una fortuna.

Le speaker che si sono alternate sul palco del MomTalk sono state:
Roberta Franceschetti, fondatrice del sito Mamamò, in cui recensisce app per bambini
Barbara Laura Alaimo, pedagogista, autrice del sito Straordinariamentenormale, ma presente per parlare del progetto CoderDojo a cui partecipa.
Dianora Bardi, insegnate, per il progetto Impara Digitale

Gli spunti emersi dai tre interventi sono veramente molti, alcuni mi hanno particolarmente colpito perchè si legano al mio progetto di voler creare un ambiente educativo in famiglia che rispetti gli interessi, facendo leva sui propri talenti. Questi i miei punti di riflessione:

  1. Libro digitale o libro cartaceo? concentriamoci sullo scopo e non sul mezzo: se lo scopo è stimolare la lettura e avvicinare i ragazzi ai libri, passa in secondo piano la scelta tra carta e ebook
  2. Non esistono ancora statistiche relative a eventuali benefici di un approccio digitale all’apprendimento, per ora di certo ci sono “solo” la facilità per i bambini di interagire con questi mezzi e i pregiudizi di noi adulti che siamo cresciuti in un’altra era.
  3. Per insegnare ai ragazzi come destreggiarsi in internet, possiamo insegnargli ad essere protagonisti attivi, dandogli la possibilità di inventare, imparare a programmare, scegliere.
  4. La creatività ha nuovi canali nella tecnologia.
  5. La scuola può benissimo passare i suoi messaggi tramite la tecnologia, il vero problema è che bisogna essere insegnanti con la mente aperta al punto da riuscire a staccarsi dal libro tradizionale.
  6. La tecnologia offre nuovi metodi di studio, permette di ribaltare l’approccio dello studente, il lavoro in classe e la voglia di partecipare.
  7. Le app vengono proposte ai bambini come baby sitter, i genitori che ne conoscono solo questo utilizzo cercano di limitarne l’uso, se cercassero quelle più adatte alla crescita dei bambini cambierebbe tutto il rapporto con la tecnologia.
  8. La tecnologia da parte del mondo dei ragazzi, se come genitori ne restiamo fuori, stroncando il dialogo è come troncare i ponti.
  9. Per i bambini piccoli un tablet è un oggetto “meraviglioso” che li attrae perchè è divertente e ci interagiscono nello stesso modo in cui funziona il loro pensiero.
  10. Nessun mezzo esclude l’altro: la carta non sparisce perchè arriva la tecnologia, sono possibilità da usare nel modo migliore, come tutto.

Questi sono solo brevi appunti, reinterpretati nell’ottica del progetto di Scuola in Soffitta che cerca di conciliare il dovere dei compiti con la voglia di crescere bambini felici e curiosi di imparare. E’ stata sicuramente una occasione molto interessante per generare nuove idee di cui vederete presto il risultato.

4 pensieri su “Nativi digitali crescono

  1. quandofuoripiove

    Sono d’accordo su ogni singolo punto. Lo sai, ho sempre rotto particolarmente le scatole sul concetto che la tecnologia “applicata” ai bambini non è affatto il male supremo, bensì parte della vita della famiglia, e a maggior ragione del loro futuro, perciò abbiamo il compito di saperne, se possibile, più di loro per aiutarli a coglierne il meglio, per non escludere con un rifiuto parti della loro vita che inevitabilmente saranno importanti. Lavoro doppio, al solito: ci si deve informare e si deve mediare…

  2. Daniela Autore articolo

    Ciao, Quandofuoripiove! Io ho cambiato idea da poco. Avevo fatto la strada inversa, rientrando in pieno nella statistica di quei genitori che non propongono la tecnologia perchè non sanno bene cosa possa offrire oltre al classico gioco di intrattenimento. Se poi ci metti che l’arrivo della wii in casa nostra è stato un flop, ero proprio confusa. Collezionavo domande: cosa gli propongo? come? e se poi diventa un mondo da cui non li tiro più indietro? per imparare non è meglio costruire con le mani? Sabato mi sono trovata con tutte le idee improvvisamente sistemate al posto giusto: dubbi sfatati, strade spianate. Abbiamo iniziato il censimento delle app che avevamo (le vedrete on-line nei prossimi giorni), abbiamo cercato nuove idee e ci si apre un mondo nuovo. Finchè c’è entusiasmo va tutto bene e una volta tanto siamo tutti e quattro un po’ coinvolti. Ottimo, no?

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