NEWS – Successi francesi alla finale internazionale dei “Campionati di giochi matematici” a Parigi, dobbiamo rivedere la didattica italiana?
Qualche giorno fa, alla finale di Parigi la squadra francese ha collezionato successi, ma cercando le notizie in internet anche la squadra italiana ha portato a casa due ori e tre bronzi.
Sicuramente la notizia ha scatenato riflessioni sulla didattica italiana e l’attenzione generale ai numeri. Leggendo le due pagine di articolo su Repubblica di ieri, sembra che in Francia ci siano nuove proposte di insegnamento e una diffusa passione per i numeri: dai libri a tema, alle riviste in edicola.
Quando non ci sono i risultati è sempre colpa della scuola, la nostra didattica è così indietro? Vorrei l’opinione di qualche insegnate che conosca la differenza tra i programmi italiani e quelli francesi. E’ così interessante il programma di Stella Baruk.
io non sono un’insegnante ma ho amici insegnanti di matematica, se mi capita chiederò un’opinione.
quello che più in generale una persona con una preparazione scientifica constata tutti i giorni è che in Italia tutte le materie scientifiche sono snobbate e poco conosciute. altrimenti non si spiegherebbero certi sfondoni sui quotidiani (Repubblica e Corriere per primi), la fobia di tutto ciò che è progresso scientifico (basti dire che solo da noi si chiama “Risonanza magnetica”, il nome corretto sarebbe “risonanza magnetica nucleare” ma la parola nucleare è stata tolta perchè metteva paura ai pazienti, oppure i “fermenti lattici” dello yogurt altro non sono che batteri, ma se li avessero chiamati batteri nessuno avrebbe più comprato yogurt… e così via), e la creduloneria di tanti verso le medicine “alternative”. una volta hanno fatto un sondaggio ed è venuto fuori che una grossa percentuale degli intervistati pensava che solo gli OGM avessero i geni… purtroppo non riesco a ritrovare dove l’ho letto nè saprei dirti la percentuale esatta.
infine, ho spesso notato una certa fierezza nel preferire le materie umanistiche, non sai quante volte mi è capitato di parlare con qualcuno a cui dicevo che stavo studiando e sono laureata in fisica e di sentirmi rispondere, come se fosse un vanto, “io di matematica e fisica a scuola non ci capivo niente”, pensando anche di essere spiritoso. cosa avrebbe pensato se io ridendo gli avessi detto “io di letteratura e storia non ci ho mai capito niente!”? a me non piaceva studiare la storia e spesso prendevo delle insufficiente ma non è motivo di vanto e mi vergognerei a dire che non ci capivo niente… semplicemente dico che non mi piaceva studiare.
Cosmic, quello che scrivi è vero. Conosci qualche progetto virtuoso in tal senso? Musei o progetti che possiamo seguire? In realtà vorrei vedere il programma scolastico di una seconda elementare francese e confrontarlo con quello di mio figlio.
Sinceramente non mi sembrano di grande aiuto nemmeno le riviste per ragazzi in tal senso: sempre articoli di curiosità, spesso mostruosità e amen, ma la vera informazione scientifica non c’è. Però, la sto cercando quindi: SUGGERITEMI! SUGGERITEMI!
P.S.: Cosmic, sei mai stata al Museo del Balì?
Che la didattica italiana debba essere rivista non mi stupisce, ma a me personalmente l’idea dei Campionati di giochi matematici mi inorridisce, così come le gare di tabelline o di spelling. Ma è solo un’idea personale.
La scuola di mio figlio è iscritta ai giochi matematici per le primarie, ti dirò… fin’ora sono state occasioni mortificanti: domande complesse per cui servivano nozioni non ancora imparate e i bambini l’hanno presa molto male.
Prova inoltre a metterti nei panni di un bambino con DSA ( lo so sono noiosa, ma questa è la realtà che sto vivendo ora).
Per esempio la gara delle tabelline che per fortuna nella classe di Matilde “non va di moda.
Il bambino in questione sarebbe costretto a partecipare umiliandosi davanti a tutti perchè non ha l’automatismo per richiamare alla memoria le tabelline oppure verrebbe escluso e il risultato emotivo non cambierebbe.
Hai ragione. Le maestre di Matilde insegnano matematica in modo tradizionale o si inventano dei giochi?
Io ad esempio non ho mai visto un gioco, ma mi ha detto di averne fatti in classe. A casa ne cerco e ne invento (quello delle tabelline che ti dicevo non è ancora finito) e lui si diverte, ma poi i compiti sono sempre uguali…
No, niente giochi nè in matematica nè in qualsiasi altra materia. L’unico guizzo di vivacità è dato dall’insegnante di geografia che insegna con la LIM.
Stop!
Pienamente d’accordo con Cosmic. Insegno matematica nella scuola primaria, con passione e divertimento. Gioco con i bambini e con i numeri, invento quesiti, esercizi e scrivo storie con i numeri. La matematica e, in generale, le materie scientifiche vengono viste come qualcosa di ostico, difficile e per niente creativo. Anche a me dà molto fastidio sentire gran parte della gente classificarsi “felicemente ignorante in matematica” (tanto poi la colpa è sempre degli insegnanti). Siamo un popolo di santi, poeti e navigatori ma dimentichiamo che l’Italia ha dato i natali a Galileo Galilei, Leonardo da Vinci…
da noi non c’è la LIM
Da noi c’è la LIM e per fortuna viene sfruttata con grande divertimento e curiosità da parte dei bambini.
Ciao Caffenero, prova a dare un’occhiata qui: http://www.immaginarioscientifico.it/
La vera informazione scientifica in Italia non esiste, a livello divulgativo, nemmeno x gli adulti. Basti pensare all’incompetenza dei giornalsti… E basti anche pensare che una trasmissione come Voyager ha il patrocinio del ministero dei beni culturali. io trovo sempre valida come trasmissione Superquark, la seguivo già da bambina e quandi mi capita di guardarla la trovo ben fatta anche oggi. Immagino che l’omorima rivista, se esiste ancora, sia valida… Ne sai qualcosa?
Non prendo Superquark da anni, ma è un’ottima idea riprovarci. Grazie